Trenta giorni che sconvolsero il Giappone

L’11 marzo 2011, pochi minuti prima delle tre di pomeriggio, mentre uno degli tsunami più violenti della storia giapponese spazzava via un’intera regione costiera , un gruppo di uomini – su cui poco più tardi si sarebbe riversato uno tsunami di responsabilità ed accuse – se ne stava in vacanza-studio in Cina. A comporre questo gruppo c’erano i dirigenti dei più potenti media del Sol Levante ed i quadri della Tepco, la compagnia che gestisce la centrale di Fukushima. Le spese del viaggio, come ha poi dovuto ammettere il direttore Tsunehisa Katsumata, erano per più della metà a carico della compagnia elettrica. Mentre i “potenti” dell’informazione si godevano il soggiorno all’estero, nei canali di informazione alternativa giapponese venivano piano piano a galla le notizie, fino ad allora taciute, sul binomio media-compagnia nucleare. Così, da leggende metropolitane sono divenute informazioni confermate quelle che riguardavano la responsabilità dei media che in passato scelsero di chiud...