La metafora del rogo
Da ragazzino e da adolescente, come tanti della mia generazione, ho vissuto quasi con rassegnata indifferenza, o con incosciente presunzione, un periodo in cui i capi di stato delle cosiddette superpotenze avevano a disposizione un potenziale distruttivo tale da destinare la Terra ad un mortale inverno nucleare e oggi la situazione è persino peggiore, essendo aumentate le nazioni che detengono armamenti nucleari. Come potrà la stessa umanità rendersi conto di ciò che si sta preparando ed attuando, giorno dopo giorno, da qui a 30, 50 o 100 anni? E se un secolo vi sembra chissà quanto tempo pensate ai vostri nonni e ai vostri nipoti, e quel secolo l'avrete abbondantemente coperto con persone con cui siete stati, siete o sarete in relazione. Ma possiamo farcela Ça va sans dire , più che efficaci termini francesi per un caso francese, è di ieri la notizia della débâcle della grandeur della Francia di Macron in Mali. Sarà l’ invasione dell’Europa gridano già le destre. Senza ave...